Tuo figlio ha difficoltà a scuola e ha bisogno di un supporto a casa? In questo articolo ti spiego quali professionisti possono aiutarti, che tipo di supporto possono offrire e a chi è meglio rivolgersi per affrontare in modo efficace gli insuccessi scolastici.
Ci sono diverse figure che lavorano a vario titolo insieme ai bambini e ai ragazzi con difficoltà e disturbi dell'apprendimento: baby sitter, studenti, insegnanti, tutor, psicologi, logopedisti e pedagogisti. Che differenza c'è e come scegliere a chi rivolgersi?
Per rispondere, è importante conoscere prima qual è il problema, il bisogno di partenza. Questo articolo ha l'obiettivo di aiutarti a capire in quale situazione vi trovate e a chi è meglio rivolgervi.
Aiuto compiti
L'aiuto compiti corrisponde all'aiuto nello svolgimento pomeridiano dei compiti scolastici. Le figure principalmente impegnate in questa attività sono genitori, baby sitter e studenti. Generalmente non hanno una formazione specifica sulle difficoltà e i disturbi dell'apprendimento e possono essere di supporto per quei bambini che non presentano problematiche specifiche e che hanno bisogno di una presenza adulta che controlla il corretto svolgimento dei compiti.
Ripetizioni
Con le ripetizioni si ripetono gli argomenti spiegati a scuola nelle materie in cui lo studente mostra carenze o lacune rispetto a particolari contenuti. Le ripetizioni vengono fatte da studenti e da insegnanti e, come per l'aiuto compiti, principalmente non c'è un intervento mirato sulle cause di difficoltà né l'accompagnamento alla costruzione di un metodo di studio personale.
Doposcuola
Il doposcuola prevede l'assistenza pomeridiana allo svolgimento dei compiti, rivolta a più studenti, da parte di insegnanti ed educatori all'interno degli ambienti scolastici Si tratta di un supporto limitato all'attività dei compiti, sono presenti più studenti di classi diverse, e anche in questo caso non c'è un supporto individuale, né un lavoro specifico sulle difficoltà di apprendimento.
Tutoraggio
Il tutor ha una formazione di base sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e/o Disturbo da Deficit di Attenzione (ADHD), acquisita con corsi che vanno da 8 fino a 50 ore. Lavora sui compiti scolastici e sul metodo di studio a casa dello studente o al doposcuola. Per chi volesse rivolgersi a questa figura, consiglio di cercare di verificare prima che tipo di formazione ha acquisito, poiché poche ore di formazione potrebbero significare poche conoscenze e poche competenze specifiche.
Potenziamento
Il potenziamento è un percorso specifico volto ad intervenire sulle abilità di lettura, scrittura, grafia o calcolo, eseguito da specialisti opportunamente formati, che si occupano della progettazione individualizzata, del monitoraggio e della valutazione del percorso. Le attività di potenziamento vengono svolte generalmente dal pedagogista, dallo psicologo e dal logopedista.
Il pedagogista attua un'intervento educativo di potenziamento didattico e ludico per rafforzare alcune capacità specifiche dello studente, o più abilità in senso globale tra cui anche le capacità di attenzione e concentrazione, la motivazione e l'autonomia dello studente.
Lo psicologo e il logopedista effettuano invece un trattamento riabilitativo attraverso esercizi specifici a un'abilità specifica, per un tempo programmato.
Sostanzialmente, cosa cambia tra il potenziamento come intervento pedagogico e il potenziamento come trattamento clinico?
Il trattamento per la riabilitazione è strutturato in partenza, attraverso test e programmi validati, e ha finalità diagnostiche e riabilitative. Non si occupa del lavoro sui compiti scolatici veri e propri, ma utilizza altri esercizi standard, specifici per allenare e potenziare alcune abilità specifiche.
L'intervento di potenziamento pedagogico è più flessibile e ha l'obiettivo di compensare e arricchire le risorse e le capacità dello studente in senso globale. Usa alcuni test, esercizi e programmi validati (ad esempio di lettura, di scrittura, di comprensione ecc.) e insieme lavora sui compiti scolastici e sul metodo di studio.
Il pedagogista, oltre ad aiutavi a individuare le cause e a trovare le strategie di studio e gli strumenti più efficaci, può fornire consulenza pedagogica e sostegno educativo anche per altri problemi familiari e supervisione e formazione per gli insegnanti e gli educatori.
Se nel vostro caso le difficoltà scolastiche sono durature, non provvisorie, e se i voti negativi si presentano in più di un paio di materie, il supporto nei compiti non può bastare. E' il caso di rivolgersi ad un professionista specializzato che analizzerà in profondità la situazione e proporrà un progetto di intervento adeguato, a supporto dello studente, della famiglia e degli insegnanti.
Come capire se il professionista a cui vi rivolgete è davvero esperto nell'apprendimento?
Informarsi su che formazione ha conseguito è il primo passo. C'è differenza, a volte notevole, tra diversi corsi; lo stesso vale anche per gli enti di formazione, alcuni sono certificati da enti di controllo della qualità o dal Ministero e altri no.
Per farlo, potete verificare se il professionista compare in qualche albo specifico come esperto: in questo caso significa che possiede delle qualifiche certificate. Dove non compaiono informazioni chiare ed esaustive direttamente dal sito del professionista e non sono indicate in nessun albo, dovrebbe sorgere qualche dubbio.
Molto importante è anche capire quante ore di formazione ha conseguito e quanta esperienza ha.
Infine, per scegliere con criterio è necessario chiedersi: è davvero conveniente questo servizio? Cosa offre? Sto investendo bene?
Dopo aver letto l'articolo, ti sarà ora più chiara la differenza tra i diversi professionisti e servizi per le difficoltà scolastiche e, nel vostro caso specifico, quale è meglio scegliere. Se avessi ancora dubbi o curiosità non esitare a contattarmi.
Dott.ssa Liliana Colletti